Pubblicato da: Mimì | 18 gennaio 2011

Gentile Presidente Sig. Berlusconi,

vorrei trattenermi dallo scriverle, perche’ proprio non e’ da me elemosinare l’aiuto di chi e’ talmente magnanimo da, spero, potermelo accordare. Vorrei poter risparmiare il mio tempo prezioso, ma, soprattutto dopo aver letto alcune sue dichiarazioni, proprio non posso perdere quest’occasione e cosi’ mi ritrovo a scriverle.

Inizio col parlarle un po’ di me. Mi chiamo Mimi’, ho 25 anni e sono una dottoranda all’Ecole Normale Superieure di Parigi. Non mi dilungo sulle motivazioni che mi hanno portata alla scelta di abbandonare il mio paese e ricostruirmi una vita altrove, immagino le siano ben note.
Il fatto e’, Sig. Presidente, che non e’ facile abbandonare il proprio paese. Sembrera’ strano, ma non e’ la via piu’ semplice il fuggire altrove. E le difficolta’ non sono chiaramente in ambito lavorativo, ma in ambito di vita. Non e’ facile abbandonare la propria famiglia, le proprie radici. Non e’ facile ricominciare da zero in una citta’ che per quanto strabiliante e ricca di culturalita’ e persone mi e’ anche ostile.
Quanto vorrei poter vivere a casa, dove per casa intendo Padova, la citta’ dove sono nata, cresciuta e vissuta per 24 anni. Quanto vorrei poter tornare trovando pero’ le stesse possibilita’ che trovo qui in Francia.
E penso di poter parlare non solo a nome mio, ma anche di moltissimi altri giovani che per cercare di affermarsi professionalmente hanno abbandonato a malincuore l’Italia.

Ora Sig. Presidente, leggo alcune sue dichiarazioni e, accordandole la piena fiducia per quanto riguarda la sua buona fede (ah, ce ne fossero di persone magnanime come lei!) e immaginando la sua “fedina dignitale” piu’ che pulita e splendente del metallo piu’ puro le chiedo: non e’ che potrebbe aiutare anche me?
Citando le sue affermazioni:

“Non c’è mai stata, lo ripeto, ‘mai’ alcuna correlazione fra denaro e prestazioni sessuali”. “La mia vita di imprenditore mi ha insegnato quanto sia difficile affermarsi per una persona giovane, soprattutto agli inizi, perciò, quando posso cerco di aiutare chi ha bisogno. In particolare, conosco il mondo dello spettacolo e so cosa vuol dire e cosa succede a chi cerca di lavorare in quell’ambiente”.
“Nel corso della mia vita ho dato lavoro a decine di migliaia di persone e ne ho aiutate a centinaia.
‘Mai’ in cambio di qualcosa – ribadisce – se non della gratitudine, dell’amicizia e dell’affetto. E continuerò a farlo. E’ assurdo soltanto pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna. E’ una cosa che non mi è mai successa neanche una sola volta nella vita. E’ una cosa che considererei degradante per la mia dignità”.

Sig. Presidente, lei sostiene di sapere quanto sia difficile affermarsi professionalmente per noi giovani, e io le credo. Insomma, si sa che lei prima di arrivare dov’e’ arrivato con le sue indiscutibili capacita’ imprenditoriali faceva l’animatore su una nave. Insomma, lei si e’ sempre rimboccato le maniche e ha davvero sperimentato le difficolta’ giovanili.
Visto che vuole continuare ad aiutare noi giovani, perche’ non realizza il sogno mio e di tutti i colleghi espatriati? Non serve molto, solo dei laboratori di ricerca ben finanziati e delle borse di studio che siano competitive con quelle degli stati dove noi giovani emigriamo. Non credo sia una richiesta cosi’ difficile da poter realizzare, considerato le migliaia di persone da lei aiutate nel corso degli anni.

Accordandole la mia piena fiducia, e sperando in un riscontro positivo ed un suo aiuto provvidenziale, La saluto.

Mimi’

ps. In questi giorni, Sig. Presidente, c’e’ un quesito che continua a ronzarmi in testa e non riesco a trovar risposta. Ora, se lei davvero aiutasse i giovani bisognosi senza discriminazione di sesso, di bellezza o di lavoro, avrebbe davvero tutta la mia stima. Ma come mai aiuta solo (molto) giovani donne di bell’aspetto e che, se promettono, promettono soltanto una carriera di veline televisive (e invece mai considera giovani (di qualunque sesso) che promettano un’ottima carriera intellettuale)?


Risposte

  1. Mimì…mi hai commossa…un abbraccio nella fredda parigi!!! stasera scrivo alla Marti e fissiamo la data per venirti a trovare…sigh…
    un bacio


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